
Il gelato al dentifricio
Buon giorno, in queste calde giornate di estate lo studio dentistico Gotti&Gotti di Trieste propone un articolo tratto dal sole 24 ore salute.
Un dentifricio al gelato? Perché no, hanno pensato in un’azienda americana, se questo può aiutare i bambini a lavarsi i denti più di frequente. Quindi largo a gusti freschi, anzi “freddi”, come vaniglia, cioccolato, fragola e persino variegato. I gusti “da passeggio” potrebbero presto arrivare nei tubetti degli italiani.
Non è invece una novità il fatto che il gelato sia croce e delizia per molti adulti, soprattutto nelle serate d’estate quando si cerca refrigerio alla calura in un cono.
Colpa dell’ipersensibilità: infatti anche piccole lesioni dello smalto possono provocare dolori acutissimi. E così ghiaccioli, bevande fredde e gelati diventano un desiderio impossibile per il 30 per cento degli italiani. In particolare per gli anziani, colpiti dal caldo ma anche dalla maggiore usura dei denti.
La sensibilità dentinale, come viene definita dagli specialisti, può avere un’origine dentale o gengivale, ma ancora più di frequente essere causasta da un utilizzo sbagliato dello spazzolino. Setole troppo dure o uno spazzolamento troppo vigoroso possono provocare abrasioni dello smalto e usurare il colletto del dente. L’effetto è quello di lasciare scoperta la dentina, lo strato inferiore allo smalto, più sensibile al caldo e al freddo.
Di qui il dolore che parte dai denti e arriva al cervello, in maniera più o meno intensa.
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A presto!
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