• Sbiancamento dentale: le risposte alle domande frequenti

    Sbiancamento dentale: le risposte alle domande frequenti

    Sbiancamento dentale: le risposte alle domande frequenti, lo studio Gotti&Gotti vi propone un articolo di Sorridi Magazine per rispondere alle vostre domande più frequenti.

    1. Lo sbiancamento dentale funziona?

    Dipende. Quando parliamo di sbiancamento denti ci riferiamo sia agli strumenti e prodotti per lo sbiancamento denti da casa sia al trattamento di sbiancamento dal dentista. I primi possiedono basse concentrazioni di gel sbiancante e, se usati scorrettamente possono non solo essere poco efficaci ma anche dannosi. Lo sbiancamento dentale professionale invece è l’unico rimedio ai denti ingialliti davvero efficace, sicuro e duraturo.

     

    1. Il trattamento sbiancante professionale garantisce denti bianchissimi?

    Lo sbiancamento dal dentista permette certamente di eliminare macchie dentali e discromie per riportare i denti al loro bianco naturale e addirittura schiarirli leggermente.  Tuttavia bisogna sempre considerare la condizione di partenza e ricordare che il bianco candido non è il colore naturale dei denti (i quali tendono al massimo al color avorio).

     

    1. Lo sbiancamento dentale rovina i denti e lo smalto?

    Lo sbiancamento dentale professionale, se effettuato in maniera corretta, non provoca assolutamente l’erosione di sostanza dentale e dello smalto. Anzi, la presenza di fluoro o potassio nella maggior parte dei gel sbiancanti professionali funge remineralizzante e protegge dal rischio di carie.

     

    1. Sbiancare i denti fa male alle gengive?

    No. Il dentista protegge le gengive ed i tessuti dal contatto con le sostanze sbiancanti e applica generalmente dei desensibilizzanti al fluoro o al potassio per un maggiore comfort del paziente durante la seduta.

     

    1. Lo sbiancamento dentale professionale ha controindicazioni?

    Non se viene eseguito presso un dentista competente. Il trattamento sbiancante professionale prevede l’uso di sostanze chimiche ad alta concentrazione. Se applicate nel rispetto di tempi e procedure, proteggendo le gengive, non ci sono controindicazioni per lo sbiancamento dentale. Unico possibile effetto indesiderato: per uno o due giorni potrebbe aumentare la sensibilità dentale ele gengive potrebbero irritarsi leggermente.

     

    1. Quanto durano gli effetti dello sbiancamento dal dentista?

    L’effetto dello sbiancamento denti ha una durata variabile, influenzata da fattori soggettivi quali condizioni di salute e abitudini di vita (alimentazione, fumo ecc). Non è un trattamento definitivo, ma seguendo giusti accorgimenti di alimentazione e igiene orale è possibile prolungarne i risultati.

     

    1. È sempre possibile sottoporsi allo sbiancamento dei denti?

    Non sempre. Lo sbiancamento dentale professionale è sconsigliato (o potrebbe risultare poco efficace) nei bambini, negli anziani (oltre 65 anni) e nei casi di:

    • Ipersensibilità dentale
    • Grave discromia dentale (per la quale si consiglia il ricorso alle faccette dentali)
    • Gravidanza o allattamento
    • Presenza di patologie orali come carie profonda, fratture dentali, grave gengivite ecc. Tali patologie vanno curate e risolte dal dentista prima dello sbiancamento dei denti.
    • Dentatura con molte otturazioni o corone visibili (poiché queste andrebbero rifatte, in seguito allo sbiancamento dentale, per adeguarne il colore)

     

    1. Si possono sbiancare i denti ricostruiti o devitalizzati?

    Il normale procedimento di sbiancamento dentale non ha effetto sui denti devitalizzati. L’assenza di polpa dentale richiede una procedura sbiancante specifica. Otturazioni, capsule e corone invece non reagiscono al trattamento sbiancante.

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